Il Sentiero del Silenzio – Porta della Memoria, il sentiero che fa riflettere – Estate 2023
L’Altopiano di Asiago , in provincia di Vicenza è un territorio meraviglioso ricco di paesaggi mozzafiato, verdi prati, pascoli lussureggianti di una pace e tranquillità assoluta che per nulla evocano i tragici eventi che seminarono morte e distruzione su tutto l’Altopiano durante la I Guerra Mondiale.
Il Sentiero del Silenzio, già esistente, è stato realizzato dall’architetto Diego Morlin per valorizzare il bellissimo territorio di interesse storico ambientale dell’alta Valle Campomulo, località Campomuletto, a Gallio.
Un breve itinerario ad anello, che si sviluppa tutt’attorno al Rifugio Campomuletto, di facile percorrenza ideale anche per le famiglie con bambini (non in passeggino), dove sono state collocate dieci installazioni che danno voce alla storia dell’Altopiano.
Punto di partenza il Rifugio Campomuletto a 1602 mt. s.l.m. a Gallio.
Raggiungi Gallio, prosegui in direzione Foza, segui le indicazioni per il Sentiero del Silenzio, supera gli impianti sciistici di Melette e arriverai alla meta.
Parcheggia l’auto, prendi lo zaino e alla destra del parcheggio imbocca l’ingresso del sentiero!
Nessun dislivello, un’ora circa di percorrenza, un pò di più se ti soffermi ad osservare le opere.
Inoltrati nel sentiero seguendo i picchetti segnavia colorati di azzurro e dopo una breve salita giungerai alla prima installazione: la Pace ritrovata, una enorme gabbia di legno (nella quale dovrai abbassarti per entrare) che racchiude una colomba bianca, simbolo di pace e libertà.
Il Sentiero del Silenzio, la Pace ritrovata – I Installazione
Proseguendo per il bosco di abeti e faggi ti troverai di fronte alla Pietà, quattro croci greche crivellate di pallottole e orientate verso il Monte Ortigara, luogo di cruente battaglie avvenute nel 1917.
Più avanti 12 braccia umane in bronzo alzate verso il cielo rappresentano la Speranza.
E poi le Lettere (IV installazione), grandi lastre rettangolari dove sono incise le commoventi lettere inviate dal fronte e i Testimoni, enormi sagome metalliche smembrate e ferite, a rappresentare i soldati sulla linea di combattimento.
Proseguendo si giunge agli Eserciti, un cimitero di elmetti in uso presso gli eserciti italiani e austriaci e quattro teschi al centro degli schieramenti ad esaltare il momento dello scontro che si conclude inevitabilmente con la morte.
E infine le ultime quattro opere del Sentiero del Silenzio:
VII) Fiore vivo
VIII) Labirinto nero
IX) Gli immortali
X) Frutti Gloriosi
Un itinerario che emoziona molto ed è un’occasione per riflettere e ricordare.
Dopo aver ultimato il sentiero ed essendosi fatta ora di pranzo ho mangiato al Rifugio Campomuletto, dei bigoli con il ragù di cervo davvero strepitosi (tanto buoni che sono tornata a mangiare una seconda volta e ho assaggiato il cervo con la polenta😋) e poi un bellissimo bagno di sole nel solarium posizionato di fronte al rifugio…una meraviglia!
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