Privacy Policy La città dei 3 senza è Padova, lo sapevi? - La Pamos

Lo sai che la città dei 3 senza è Padova?

Prima di andare alla scoperta di questa bellissima città voglio svelarti alcune sue curiosità che molto probabilmente non conosci.

Secondo un detto popolare Padova è soprannominata la città dei “3 senza“… vediamo assieme quali sono!

La città dei 3 senza è Padova: il “Santo senza nome”

Come sicuramente saprai, il Santo protettore di Padova è Sant’Antonio.

Frate francescano del XIII secolo molto amato dai cittadini, era originario di Lisbona e trascorse parte della sua vita a Padova dove morì.

A lui è dedicato un capolavoro d’arte conosciuto in tutto il monto: la Basilica di Sant’Antonio, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1232 per terminare alla fine del 1200.

La Basilica, al cui interno sono conservate le reliquie del Santo, è un’importante meta del turismo religioso nel mondo, oltre ad essere il principale monumento di Padova di cui non è noto l’architetto e che i padovani chiamano semplicemente “il Santo“.

Anche Padova è nota come la “Città del Santo“.

Padova è la città dei 3 senza, lo sapevi?
Padova, Basilica di Sant’Antonio

La città dei 3 senza è Padova: il “Prato senza erba”

È Prato della Valle, la più grande piazza di Padova e la seconda piazza più grande dopo la Piazza Rossa di Mosca.

Il luogo simbolo della città di Padova.

Si chiama “prato” ma è una piazza, (anche se ha una parte di verde).

L’aspetto attuale della piazza si deve ad Andrea Memmo, Provveditore Straordinario della Serenissima.

È nel Settecento che questa area paludosa venne bonificata e riqualificata con la creazione di un’isola centrale, l’ Isola Memmia, cinta da un canale artificiale sulle cui rive sono ospitate una serie di statue raffuguranti personaggi illustri tra le quali lo stesso Andrea Memmo, Antenore (leggendario fondatore della città), Petrarca, Tasso, Galileo.

Il nome deriva dal toponimo “Pratum”, ossia ampio spazio dedicato a scopi commerciali come il mercato dei bovini e animali di grossa taglia.

Anche oggi, nella scenografica cornice di Prato della Valle si svolge uno dei mercati cittadini con oltre 160 bancarelle che circondano l’Isola Memmia e che offrono prodotti che spaziano dall’abbigliamento alle scarpe, piante, oggetti di artigianato e per la casa.

La terza domenica del mese c’è invece il mercatino dell’antiquariato.

Padova è la città dei 3 senza, lo sapevi?
Padova, Prato della Valle ph. @unitaliendansle21

La città dei 3 senza è Padova: il “Caffè senza porte”

Si riferisce allo storico Caffè Pedrocchi, realizzato dall’architetto veneziano Giuseppe Jappelli su commissione del famoso caffettiere bergamasco Antonio Pedrocchi e aperto il 9 giugno 1831.

Il Caffè, frequentato da accademici, intellettuali e uomini politici era stato ideato senza porte d’ingresso ed era accessibile al pubblico a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Era perciò noto come “il caffè senza porte”.

La prima volta che il Caffè Pedrocchi chiuse fu in occasione della morte di Vittorio Emanuele II, il 9 gennaio 1878, e in mancanza di porte vennero applicate delle tende per impedire l’ingresso al pubblico.

Seguirono poi altre chiusure e con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale divennero usuali per paura che le luci potessero fornire dei punti di riferimento agli austriaci che assediavano e bombardavano la città.

Padova è la città dei 3 senza, lo sapevi?
Padova, Caffè Pedrocchi ph. @therunningsomm
Padova è la città dei 3 senza, lo sapevi?
Padova, Sala Rossa Caffè Pedrocchi

Un altro senza lo si trova in Piazza dei Signori.

La città dei 3 senza è Padova: il “Caffè senza porte”

Un altro senza lo si trova in Piazza dei Signori. Se alzi lo sguardo e osservi l’orologio astronomico posto sulla Torre dei Carraresi nel 1344, noterai che tra tutti i segni zodiacali manca quello della Bilancia.

Secondo la credenza popolare la mancanza della Bilancia sarebbe stata una ripicca del costruttore, Jacopo Dondi, nei confronti della mancanza di giustizia della committenza, che, a lavoro ultimato, gli pagò una cifra inferiore al pattuito.

Questa ipotesi è però del tutto priva di fondamento e la verità deriva dal fatto che i segni zodiacali rappresentati si rifanno al sistema zodiacale pre-romano nel quale le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia erano unite.

La figura della Bilancia è presente nella piazza, inserita nella colonna posta di fronte all’orologio.

La torre con il meccanismo dell’orologio viene aperta al pubblico per le visite guidate … clicca qui per avere info sugli orari e prenotare la visita.

Padova è la città dei 3 senza, lo sapevi?
Padova, Orologio Astrario sulla Torre dei Carraresi ph. @ildiariodimonica

Ecco spiegato il motivo perchè Padova è la “città dei 3 senza”…. che in realtà sono di più!

Vediamo le altre curiosità …

In Piazza delle Erbe si trova il “capitello senza colonna“.

Sembra che la colonna non ci sia mai stata per consentire l’agevole passaggio al portico dei carretti che portavano le merci, ma la leggenda popolare narra che sia stata rubata di notte dai vicentini.

L’emblema dell’Università patavina, il Palazzo del Bo, è il “bue senza corna“, lo sapevi? Si tratta di un teschio di bue senza le corna. Pare fosse il simbolo dell’antica locanda Hospitium Bovis che sorgeva proprio nell’attuale sede del Bo e che si chiamava così perché vicina alla via dei macellai.

Ecco quindi che “la città dei 3 senza” ha anche un quarto “senza”! …. se ne conosci altri fammelo sapere nei commenti👈

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