Consigli utili per un weekend sui Colli Euganei

Non lontano da Padova, nella pianura veneta, si estende un gruppo di rilievi collinari di origine vulcanica dove è possibile passeggiare lungo numerosi sentieri circondati dalla natura, rilassarsi in un oasi di pace e godere dei prodotti della cucina locale.  

I Colli Euganei conservano anche tracce di un importante passato custodito all’interno di castelli e ville, ma anche di borghi nei quali ci si imbatte andando alla scoperta di paesaggi da cartolina.

Le cose da vedere sui Colli Euganei sono così tante che un soggiorno solo, infatti, non è  sufficiente a vederle tutte. 

Con questo articolo voglio raccontarti le cose principali da fare se si è in vacanza sui Colli Euganei, in base alla mia esperienza.

1.Arqua Petrarca: bellissimo borgo medievale che deve la sua notorietà alla fama eterna di Francesco Petrarca, il poeta che vi passò gli ultimi anni della sua vita. Il borgo rappresenta sicuramente la prima tappa di questo viaggio alla scoperta dei Colli Euganei.

Nella parte alta del borgo trovate la piazzetta di San Marco, dove spicca la Loggia dei Vicari con l’attigua casa dei Vicari e l’Oratorio della S.S. Trinità.

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Piazzetta San Marco, Arquà Petrarca

Proseguendo sulla stradina che lambisce la loggia si sale sul piccolo promontorio del Monte Castello dove era situato il castello. Puoi salire per goderti la bella vista sul borgo e sulle colline circostanti.

Sempre dalla piazzetta si può seguire la strada che costeggia il singolare edificio municipale e la colonna con il Leone di San Marco eretta nel 1612, per visitare La Casa del Petrarca, che fu donata al Poeta nel 1369 dal Signore di Padova Francesco il Vecchio da Carrara.

Petrarca la fece restaurare seguendo personalmente i lavori e dedicando la parte sinistra dell’abitazione a sé e alla sua famiglia e quella destra alla servitù.

A metà del ‘500 il proprietario del tempo ne fece dipingere gli ambienti rappresentando alcune scene delle opere petrarchesche e aggiunse la scalinata esterna.

Attualmente l’edificio è visitabile e si può ancora vedere lo studiolo arredato con scrivania e sedia del Poeta, oltre ad alcuni suoi scritti ed alla sua gatta imbalsamata.

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Ingresso alla Casa del Petrarca, Arquà Petrarca.

Rientrando lungo la via si trovano diversi negozi dove assaggiare ed acquistare Il Brodo di Giuggiole, un infuso naturale dalla gradazione mediamente alcolica e dal gusto dolcemente avvolgente.

La giuggiola è un frutto tipico di Arquà Petrarca e nella prima e seconda domenica di ottobre viene organizzata una grande manifestazione che attira centinaia di turisti da tutta Italia.

La festa è immersa in un’atmosfera medievale unica, dov’è possibile assaporare le deliziose giuggiole e lo street food, godersi spettacoli musicali, mostre d’arte e artigianato e bancarelle e molte attività varie.

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Negozio dove comprare il brodo di Giuggole

Scendendo a piedi lungo via Fontana tra antichi edifici e bei palazzi di pietra si notano i lavatoi di pietra e poi la fontana del Petrarca prima di giungere sul sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Maria (da vedere per gli affreschi di scuola veneto-bizantina e la pala di Palma il Giovane “L’ascensione” ed il Polittico del Trecento) nel quale si nota la tomba del Petrarca, realizzata sei anni dopo la morte del poeta utilizzando il pregiato marmo rosso di Verona.

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Tomba del Petrarca, Arquà Petrarca

L’imponente palazzo gotico che si vede giungendo al sagrato è il quattrocentesco Palazzo Contarini, la famosa famiglia patrizia veneziana, mentre di fronte c’è la trecentesca Casa Strozzi, sede di mostre e di eventi culturali.

2. Monselice: in questa seconda tappa sui Colli Euganei, ti consiglio di fermarti subito fuori dal centro, sali sul ponte lungo il fiume Baccaglione per godere di uno splendido panorama con le colline sullo sfondo. Potrai scattare delle foto particolari.

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vista sul fiume Bacchiglione, Monselice

Prosegui a piedi verso Piazza Mazzini, la piazza centrale di Monselice e punto ideale per partire alla scoperta del paese. Sulla piazza si affacciano la Torre Civica con l’orologio, ancora perfettamente funzionante e caricato a mano secondo la tecnica usata fin dalla sua costruzione, la loggia del Monte di Pietà (oggi sede dell’ufficio turistico) e la Chiesa di San Paolo, oggi sede del Museo della Città, chiamato anche Museo San Paolo.

Tra la loggia e il Museo San Paolo inizia la via del Santuario, dove sorge il Castello di Monselice, un complesso di edifici medievali noto anche come Castello Cini dal nome del conte che ne fu proprietario a partire dal 1935 fino agli anni Ottanta. I più antichi edifici del castello sono la Casa Romanica e il Castelletto, che rappresentano il primo nucleo abitativo: risalgono rispettivamente all’XI e al XII secolo; un secolo più tardi venne aggiunta la Torre Ezzeliniana, un edificio a funzione difensiva.

Nel XV secolo il castello venne acquistato da una nobile famiglia veneziana che aggiunse un palazzo di collegamento tra le varie strutture, (Ca’ Marcello) e ampliarono alcune sale della Torre Ezzeliniana per farne una resideza estiva. Nel corso dei secoli la famiglia Marcello apportò altre modifiche, come la costruzione della Biblioteca e della cappella privata e la ristrutturazione del cortile veneziano.

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Castello Cini, Monselice

Salendo a piedi da una caratteristica viuzza, si incontra l’affascinante Chiesa di Santa Giustina del 1256. Dalla piazza sulla quale si affaccia si gode di uno scenario su tutta la città e sui Colli Euganei.
La chiesa è in stile romanico e accanto ha il campanile merlato. All’interno c’è un’unica grande navata con diverse opere da osservare. Sulle pareti dell’abside si trovano affreschi trecenteschi, sull’altare maggiore il Polittico di Santa Giustina di scuola veneziana del XV secolo. Ancora, tele di scuola veneta sulle pareti laterali, la statua cinquecentesca di S. Giustina e bassorilievi marmorei del Settecento.

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Chiesa di Santa Maria Giustina, Monselice

Dopo aver attraversato la Porta Romana (o Porta Santa) che evidenzia l’ingresso al santuario, si giunge a questo complesso che rappresenta la Città Santa in miniatura.

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Porta Romana, Monselice

Si tratta di sei cappelle che si susseguono lungo la via che finisce sul piazzale dove è situata la Chiesa di San Giorgio, che chiude simbolicamente questo percorso.

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Strada delle sei cappelle, Monselice

Sul piazzale dove termina la via del Santuario delle Sette Chiese ti accoglie con tutta la sua bellezza Villa Duodo (XVI secolo), costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo.

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Villa Duodo, Monselice

A destra c’è l’ala più antica opera dell’architetto Vincenzo Scamozzi, mentre la parte centrale è quella più recente, aggiunta nel 1740. A sinistra non potrai evitare di ammirare l’esedra dedicata a S. Francesco Saverio, una scenografica scalinata in pietra del 1600 (l’anfiteatro menzionato poco fa) adornata con le statue delle Quattro Stagioni.

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Villa Duodo si può visitare solo esternamente e oggi è sede del Centro Internazionale di Idrologia dell’Università di Padova.

3. Este: una delle attrazioni più importante in questa terza tappa sui Colli Euganei è il possente Castello Carrarese, che testimonia il ruolo fondamentale degli estensi in epoca medievale. La struttura del castello è costituita da grandi torri e una poderosa cinta muraria, lunga circa un chilometro, che funge da maestosa cornice dei curatissimi giardini pubblici che ospitano piante secolari, fiori profumati e altre specie floreali.

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Castello Carrarese con i suoi giardini, Este

Dopo aver visto il castello merita una visita il vicino Museo Archeologico Atestino di Este, situato sulla cinta muraria.

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Piazza Maggiore, Este

Lasciato il museo è da vedere a Este Piazza Maggiore, il suo cuore pulsante. Su questa piazza si affacciano molti monumenti e luoghi di interesse culturale, storico e civile: il Palazzo del Monte di Pietà, il Municipio e il Palazzo Scaligero del Capitano.

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Torre Civica, Este

Degno di nota è il Municipio, l’edificio più antico di tutta Este, in stile veneziano con un bel portico di archi a sesto acuto.
La piazza è il luogo ideale per chiacchierare, gustare un aperitivo e trascorrere piacevoli momenti in compagnia grazie ai bar, ristoranti e locali presenti, anche nelle vie limitrofe.

4. Villa Barbarigo a Valsanzibio: la splendida villa fu ideata dall’architetto Luigi Bernini e rappresenta l’esempio più significativo di giardino simbolico del Seicento, grazie al suo complesso monumentale costituito da fontaneruscellicascatescherzi d’acqua peschiere. Il significato dell’imponente struttura simboleggia il percorso spirituale che l’uomo deve compiere verso la purificazione e la salvezza, rafforzato anche dalla presenza di un labirinto (di bossi) che si sviluppa per circa un chilometro e mezzo.

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Portale di Diana, Villa Barbarigo

L’itinerario inizia con il Portale di Diana, dove un tempo le barche potevano accedere mediante la valle di pesca di Santo Esusebio (da cui ValSanZibio); oggi è stato mantenuto un laghetto per valorizzare la sontuosa facciata arricchita da statue, fontane e bassorilievi in onore di Diana-Luna.

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Bagno di Diana, villa Barbarigo

Dopo aver oltrepassato l’Arco Sileno, si entra nel Giardino dove potrete trovare la peschiera denominata Bagno di Diana, la Fontana dell’Iride (con i suoi quattro zampilli che ricreano lo spettacolo dell’arcobaleno) e la Peschiera dei Venti.

Raggiunta la Fontana della Pila, si accede al Gran Viale lungo il quale sono presenti fontane, statue e giochi d’acqua che ti condurranno verso la scalinata delle Lonze fino al piazzale principale della Villa. Qui troverai le otto figure allegoriche del giardino e la Fontana dell’Estasi,  meta finale del vostro “viaggio”.

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Isola dei Conigli, Villa Barbarigo

Lungo il percorso incontrerai il labirinto e l’Isola dei Conigli che simboleggia il superamento dei limiti dell’uomo attraverso la procreazione; non a caso è stata dedicata al coniglio, considerato il roditore più prolifico presente in natura. La Statua del Tempo,  posta in contrapposizione all’Isola dei Conigli, raffigura un vecchio con le ali che simboleggia il Tempo entro il quale lo spirito umano compie il suo cammino per raggiungere la via della perfettibilità.

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Statua del Tempo, Villa Barbarigo

5. Andar per cantine: Le numerose aziende vitivinicole dei Colli Euganei producono ottimi vini, tra cui molte etichette insignite di prestigiosi riconoscimenti e denominazioni certificate. Tra le eccellenze primeggia il Fior d’Arancio D.O.C.G., ma la gamma di vini bianchi e rossi prodotti nel territorio è davvero vasta ed è in grado di stupire anche gli intenditori più esigenti. Le cantine, oltre alla vendita diretta, propongono degustazioni guidate e visite alle proprie aziende, offrendo la possibilità di conoscere da vicino la produzione vitivinicola.

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degustazione presso Cantina Vignalta, Arquà Petrarca

Per cui per finire in bellezza questo weekend sui Colli Euganei ti consiglio una sosta presso Cantina Vignalta ad Arquà Petrarca, posta in alto in mezzo ai boschi permette una vista spettacolare sui Colli Euganei.

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Cantina Vignalta, Arqua Petrarca

Colli Euganei: dove dormire

Soggiorna ad Arquà Petrarca, punto di partenza per questo viaggio nei Colli Euganei.

Qui ti suggerisco Borgo Petrarca, hotel situato in una posizione privilegiata che gli garantisce una vista mozzafiato sui Colli Euganei, sulla città e sulla vegetazione circostante. Trattasi di una struttura nuova, raffinata e romantica con una piscina all’aperto, un parcheggio privato, un giardino e una terrazza.

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vista sui Colli Euganei dalla piscina di Borgo Petrarca

La struttura dista 10 km dalle Terme di Galzignano, 19 km dal Parco Regionale dei Colli Euganei e 22 km dal Prato della Valle. Le camere includono l’aria condizionata, una TV satellitare a schermo piatto, scrivania, frigorifero, bollitore, bidet, set di cortesia e armadio. Nelle sistemazioni troverete inoltre il WiFi gratuito e un bagno privato con doccia e asciugacapelli; alcune vantano anche un balcone. Tutte le sistemazioni del Borgo Petrarca comprendono lenzuola e asciugamani.

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suite Borgo Petrarca

Colli Euganei: dove mangiare

I Colli Euganei garantiscono un’offerta eno-gastronomica, che rende il viaggio decisamente interessante e indimenticabile.

Da non perdere i bigoli, chiamati bigoi in dialetto veneto, una pasta fresca che nella tradizione contadina veniva fatta al torchio e che oggi viene servita condita in numerose varianti, al Ristorante Val Pomaro, un ristorante immerso nel verde degli ulivi di Arquà Petrarca.

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Non dimenticare di accompagnare il dessert con un calice del rinomato Fior d’Arancio D.O.C.G., un vino a base di Moscato giallo tipico dei Colli Euganei.

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bottiglia di Fior D’Arancio D.o.c.

Alla Trattoria da Sgussa, una trattoria tradizionale con travi in legno e muri in pietra, assaggia il celebre Prosciutto di Montagnana, che ha il riconoscimento “Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP” dal sapore unico e inconfondibile. Rinomate le carni per la brace, dalla tagliata alla fiorentina, oppure provate le costicine d’agnello ai fiori di campo essiccati.

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Tagliata alla Fiorentina

Infine non perderti lo spritz euganeo presso l’Enoteca di Arquà, un aperitivo dei Colli Euganei a km zero che valorizza il territorio collinare ed i suoi prodotti.

E’ composto da una base di Fior D’Arancio D.O.C. con l’aggiunta di un preparato alcolico dalla ricetta segreta creata dallo stesso Pino, oste dell’enoteca, ghiaccio, una scorzetta d’arancia e poi il tocco finale, al posto della classica oliva, infilzata su uno stecchino troverete una giuggiola, prodotto tipico dei Colli Euganei e di Arquà Petrarca in particolare.

Per ulteriori informazioni sul tuo weekend sui Colli Euganei e su come raggiungere questa meravigliosa terra clicca al seguente link

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